venerdì 11 aprile 2014

ORECCHIETTE E CIME DI RAPA

Mi chiedevo: ma possibile che tra le mie etichette ci sia quella chiamata
"regioni d'Italia" e poi manca proprio la ricetta della mia adorata Puglia?
Cioè.. mi sarei presa a sberle in faccia quando ci ho fatto caso.
Avrei dovuto iniziare proprio da quella e invece..
Oh, son fatta così, se qualche volta ho voglia di cucinare indiano, messicano, giapponese o chissà cos'altro, mando a quel paese pure le tradizioni di casa.
Questa volta però sono rientrata in modalità "Puglia inside" e cosa ho preparato?
Ma nientepopodimeno che... le orecchiette con le rape.

Una delizia per chiunque.
Alzi la mano chi le odia.
So già che non ci sarà nessuno.
Una cosa però ve la devo confidare.
Mia nonna ha sempre cercato di insegnarmi a farle in casa, ma io mi son fatta entrare bene in testa il movimento da fare, poi però se mi metto lì impiastriccio tutto, vengon fuori formati di pasta mai visti prima sulla faccia della terra, ma delle belle orecchiette neanche l'ombra.

Proprio per questo però ahimè, spesso le compro fresche al supermercato!
Sapore e croccantezza non hanno niente a che fare o a che vedere con le vere orecchiette di grano duro, ma ogni tanto mi concedo qualche eccezione.
Non m ne vogliano ovviamente i miei conterranei. So bene che è un'eresia.
Questa volta ho mangiato le orecchiette fatte in casa.
Mi son state spedite in un pacco da mamma e ringrazio tanto nonna, la mitica nonna Nena che me le ha fatte con tanto amore.A voi ingredienti e procedimento.


Ingredienti per 2 persone:
  • 180 gr di orecchiette secche fatte in casa (o 200 gr di orecchiette fresche)
  • 700 gr di rape
  • 2 spicchi d'aglio
  • 5 filetti di acciughe
  • 3 cucchiai di pangrattato 
  • olio q.b.
  • peperoncino in polvere q.b.
  • sale q.b.
Procedimento:
Per primissima cosa bisogna pulire e lavare le cime di rapa eliminando gli steli più esterni, più robusti e quelli rovinati, bisogna tenere insomma la parte più interna, il cuore morbido di questa verdura.
A questo punto differenziare le cime, quelle più simili ai broccoli per intenderci, dalle foglie.
Mettere a bollire dell'acqua in una pentola capiente. Quando arriverà al bollore, salare senza esagerare ed inserire nello stesso momento sia le foglie delle rape che le orecchiette e far cuocere.
Nel frattempo in una padella antiaderente far scaldare qualche giro d'olio e uno spicchio d'aglio intero.
CURIOSITA': per non far fatica nel cercare l'aglio nei sughi o nei soffritti, per fare questa operazione, consiglio sempre di infilzare lo spicchio in questione con uno stuzzicadenti. Sarà più facile poi da rintracciare e da eliminare per non ritrovarselo nel piatto.
Non appena l'olio si sarà riscaldato, aggiungere 2 acciughe e farle sciogliere a fuoco basso per non farle bruciare e spegnere il fuoco.
Passato metà del tempo di cottura della pasta, aggiungere nella stessa pentola anche le cimette tenute da parte e far finire di cuocere.
Intanto in un pentolino scalda latte, far scaldare un cucchiaio d'olio e un altro spicchio d'aglio. Eliminare l'aglio e far impregnare e rosolare nel pentolino il pangrattato.
Quando avrò preso un bel colore scuro, spegnere il fuoco e allontanare dal fornello caldo.

ATTENZIONE: quest'ultimo passaggio non è proprio tipico della Puglia, ma a me piace tantissimo e lo faccio ogni volta.
Quando la pasta sarà cotta, scolarla tenendo da parte una tazza di acqua di cottura.
Farla saltare nella padella con le acciughe sciolte, aggiungere i restanti filetti facendoli a pezzetti, aggiungere l'acqua di cottura se necessario, senza abbondare e il peperoncino se gradito, mantecare a fuoco vivace e far insaporire bene.
Impiattare e spolverare con il pangrattato abbrustolito.




Ovviamente la bontà di questo piatto è accentuata dalle gustosità delle orecchiette fatte in casa. La loro conchetta invita le cimette e in un sol boccone riescono a farti assaporare tutto.
Qualche mese fa mentre ero a casa giù in Puglia ho beccato la nonna mentre le preparava per gran parte della famiglia: 10 persone tra figli, generi e nipoti.
Bella lei, fiera di quel che fa per gli altri sempre e comunque.
In quel momento le ho voluto scattare una foto, quella qui sopra per l'esattezza, e quando mi ha scoperta mi ha detto: "mo mi raccomando, mettila su internét, sa?!" come volesse minacciarmi di qualcosa, perché non si piace mai in foto, seppur questa volta era di spalle.
Ebbene nonna: si, ora sei sul mio blog :) 
Bella tu.

F.ederica

4 commenti:

  1. Le nonne sono la cosa più preziosa che ci sia !!!!! Adoro le orecchiette con le cime di rapa, ma sai che il passaggio del pangrattato abbrustolito mi mancava proprio . Ottimo suggerimento.
    Baci e buon weekend

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    Risposte
    1. (""V"") LE NONNE SE NON CI FOSSERO BISOGNEREBBE INVENTARLE, E NON E' SOLO UN MODO DI DIRE (""V"")
      per quanto riguarda il suggerimento cara Lisa provaloooo.. è buonissimo anche sulla classica aglio, olio e peperoncino.. o pasta e broccoli.. o gamberetti e zucchine.
      Baci baci a te e buon fine settimana a te :)

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  2. Eh no è, hai ragione! Non poteva mancare una ricetta così! Io la adoro e chissà che bontà la tua versione :-) Baciii

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    1. Come tutte le cose, può piacere o non piacere ovviamente.. ma ti assicuro che il pangrattato alla fine è come la ciliegina sulla torta :)
      Ricambio i baci ovviamente ; - ) a prestooo

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